di Chiara Zofrea
In occasione del Giorno della Memoria vi vorremmo proporre un brano che fa rivivere quel periodo drammatico. Non si tratta di una classica poesia, ma di un brano del cantautore Francesco Guccini. E’ un artista particolarmente impegnato sul piano politico e sociale, i brani sono spesso assimilati a componimenti poetici.
In particolare l’autore, nei suoi testi, presenta temi drammatici e dolorosi, quali la morte, il suicidio, l’infimità sociale, la guerra e l’Olocausto.
Guccini in questo brano riesce a racchiudere in pochi versi tutto il dolore e i diversi pensieri e sentimenti degli uomini, sia di quelli che hanno vissuto sulla loro pelle le persecuzioni, sia di quelli che sono rimasti solo spettatori.
Son morto con altri cento,
Son morto che ero bambino,
Passato per il camino
E adesso sono nel vento
E adesso sono nel vento
Ad Auschwitz c’era la neve,
Il fumo saliva lento
Nel freddo giorno d’inverno
E adesso sono nel vento,
E adesso sono nel vento
Ad Auschwitz tante persone,
Ma un solo grande silenzio:
è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento,
A sorridere qui nel vento…
Io chiedo come può l’uomo
Uccidere un suo fratello
Eppure siamo a milioni
In polvere qui nel vento,
In polvere qui nel vento
Ancora tuona il cannone
Ancora non è contenta
Di sangue la bestia umana
E ancora ci porta il vento
E ancora ci porta il vento
Io chiedo quando sarà
Che l’uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà
E il vento si poserà
Io chiedo quando sarà
Che l’uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà
E il vento si poserà
E il vento si poserà…