La sentenza storica della corte costituzionale

di Luna Russo

Qualche giorno fa è uscita una sentenza che ha fatto davvero scalpore, “l’Italia si allinea all’assetto Europeo e dopo sanzioni, multe e richiami, dichiara: “illegittima l’attribuzione a priori del cognome paterno”.

Era ora? forse! Oserei aggiungere

Come le grandi svolte anche questa del “doppio cognome” ha suscitato così tante reazioni differenti tra un “era ora” e un “ci mancava solo questo”: tutti si sono espressi, abbiamo raccolto tutti i contro cercando di capire perche abbia suscitato cosi tante, diverse reazioni:

“all’atto pratico non cambia nulla!”

Vero, nessuno avrà uno stravolgimento della vita, nessuno è obbligato a fare qualcosa nessuno ha imposto il cognome materno o di entrambi, si è solo lasciata la possibilità di scelta

“si pensa davvero che si ridurrà la disparità femminile dando la possibilità di mettere un cognome?”

No il raggiungimento per l’equità di diritti è lontano eppure questo è un passo;

“se veniva attribuito il cognome paterno era per un motivo”

Perché fino ad oggi, anche derivante da un retaggio culturale e tradizionale implicito, era l’articolo 262 del codice civile, in caso di figli nati fuori dal matrimonio con il riconoscimento di entrambi i genitori, ad attribuirlo;

“continua a non avere senso”

A questo non possiamo rispondere ma, da non sostenitrice della supremazia femminile assoluta sul genere umano, davvero non capisco perché ci sia così tanta contrarietà, la Corte Costituzionale NON ha negato la possibilità al padre di trasmettere il proprio cognome, ne ha dichiarata illegittima l’automatica attribuzione, che in poche parole non vuol dire altro che libertà di decidere quale cognome sia meglio dare in una famiglia partendo dal presupposto che paternità non vuol dire più supremazia, ma al contrario uguaglianza; l’intenzione della Corte di Costituzionale non era togliere, ma aggiungere. 

La vera riflessione sul quale dovremmo fermarci, a parer mio non dovrebbe essere se questa decisione sia più o meno condivisibile ma il fatto che sia stata definita storica: 

Da oggi un bambino potrà avere il cognome materno, paterno o di entrambi, naturalmente.

BISOGNERÀ CHIEDERE.

Un’azione così semplice, quasi scontata, a tal punto che non era mai stata fatta e che ci era costata anche una sanzione. 

Quale sarà il prossimo passo ancora non lo sappiamo ma certamente a questo punto il fenomeno potrebbe essere duplice: chi adotterà questa decisione, o consapevolmente ne deciderà uno comune e chi, dimenticandosi, opponendosi o ritenendolo offensivo, continuerà a trasmettere unicamente il cognome paterno; è presto per saperlo, ma una cosa è sicura, niente sarà come prima.

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