Scegliere di non scegliere: é una libertà?

Se ti chiedessi di rispondere “sì” o “no” in modo rapido alla domanda “Sei davvero libero di scegliere?”, tu cosa diresti?
Hai sempre, in ogni occasione, scelto di tua spontanea volontà? O ti è capitato di esser stato condizionato da amici, famiglia o stereotipi che la società impone?

Queste domande non portano a delle risposte giuste o sbagliate, in quanto molto spesso siamo inconsapevolmente condizionati da fattori che non ci fanno rendere conto dell’effettiva influenza che può ricadere su di noi. I nostri comportamenti si assomigliano sempre di più tra di loro in quanto provengono dai vari media (social network, televisione…) e dagli stereotipi che si creano all’interno di una determinata generazione.

La libertà porta al compimento di alcune scelte.
Ma se decidessimo di non scegliere?
Stiamo comunque scegliendo. Perché ricorda: la non scelta è una scelta.

Facciamo un esempio tratto dalla nostra attualità. Da domenica 1 maggio sono cambiate le regole in vigore su Green Pass, vaccini e mascherine. Sarà proprio su queste ultime che ci concentreremo adesso.
Nella maggior parte dei luoghi al chiuso, quali bar, ristoranti, centri commerciali, discoteche, palestre e stadi, è possibile non indossare la mascherina, né chirurgica né di tipo FFP2.

Ciò cosa comporta? Sicuramente ognuno di noi è libero di scegliere se indossarla o meno, e questo varia in base alle esigenze personali o a una scelta dettata dal momento. Il Governo però invita ad agire con prudenza, mettendo come fulcro della scelta il buon senso, soprattutto nei luoghi dove il rischio di assembramento è maggiore. Si tratta quindi di una raccomandazione, più che di un obbligo.

E se qualcuno decide comunque di non indossarla, cosa accade?
Dal punto di vista legale non ci sarebbero sanzioni o multe in quanto il decreto lo permette.
Dal punto di vista morale, alcune persone potrebbero non essere d’accordo ed essere infastidite da ciò. Quindi, la nostra scelta sta incidendo sulla libertà e sulla scelta di qualcun altro.

In conclusione, è possibile affermare che le scelte che giornalmente compiamo sono dettate dalla nostra volontà e dal nostro concetto di libertà. Bisogna, però, tener presente anche le scelte di chi ci sta attorno, quindi capire quando è opportuno scegliere e quando è opportuno scegliere di non scegliere, come ad esempio la scelta di non indossare la mascherina in un luogo chiuso.

É sempre più difficile ai giorni nostri comprendere qual è il confine tra la nostra libertà e quella dell’altro. Sempre più spesso si parla, infatti, di politically correct.

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