La parola condivisa costruisce una comunità virtuale

DS Giuseppina Pelella

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

L’idea del giornale online per la scuola nasce in tempi di normalità: un progetto europeo per l’inclusione scolastica da tentare, una professoressa giornalista con una proposta didattica da sperimentare, un bisogno educativo da soddisfare. Ma la burocrazia e l’illusione di avere tempo per fare normalmente scuola, ne spostano in avanti la realizzazione. Al mio arrivo, precipitata nelle aule e nei corridoi del Russell e del Fontana da ridisegnare in sicurezza, negli spazi esterni negati alla socialità, nel pieno della seconda ondata della pandemia da Covid-19, sento la necessità di ristabilire la normalità, nell’eccezionalità dello spazio e del tempo che stiamo vivendo.

Ed ecco il RussellFontanaNews: perché è la parola che incalza il senso degli eventi e restituisce il ritmo del tempo quotidiano, lo spessore dei luoghi interdetti. Perché è la parola condivisa che costruisce una comunità virtuale, una comunità di docenti, studentesse e studenti, cittadine e cittadini che scrutano il reale.

Si parte dalla pandemia che ci costringe a un modo nuovo di fare didattica, di stare insieme, di comunicare, che ha stravolto i tempi e i luoghi del nostro abitare. La casa si è fatta scuola come spazio continuo della relazione di insegnamento-apprendimento, la scuola si è fatta casa per accogliere chi è più in difficoltà nella distanza. E allora il giornalino della scuola, con una redazione mista proveniente dalle classi prime, seconde e terze di tutti gli indirizzi del liceo, nasce già “grande”, nel desiderio e nell’ ambizione: essere il giornale della scuola, spazio libero e democratico per riequilibrare ruoli e funzioni del fare didattica, educazione, cultura, aperto al territorio.

Il RussellFontanaNews si innesta nello spazio pubblico come cura di sé e degli altri. Non solo, cura dei talenti, della bellezza e dell’arte. Arte che traccia le coordinate di percorsi tematici inclusivi: orientamento, comunicazione digitale e iniziative culturali. Arte che si fa percorso formativo, che costruisce identità e mestieri. E per questo, formazione interdisciplinare: discipline scientifiche, giuridico-filosofico-storico-sociali, letterarie e linguistiche, non più in discontinuità con quelle pratico-laboratoriali; approcci riuniti per potenziare capacità e competenze inedite. Trame di conoscenze per ri-tagliare il segno, segno che è metafora viva di giovani redattori e redattrici, specchio di appassionati lettori e lettrici.

A noi, buona scrittura, buona lettura!